NOTIZIE

Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

27-05-2017 17:55

Music News di Augusto Sciarra

(musicalnews.com)
Rock and roll music: 3 giorni per il Beatles Day 2017 a Brescia, ricordando Chuck Berry. Nel disco Beatles For Sale i quattro baronetti scarafaggi interpretano Rock and Roll Music del grande padre del rock. Beatles Days 2017 in programma Venerdì 9, Sabato 10 e Domenica 11 giugno all'Oratorio di San Giacinto a Brescia.

La musica da leggere: Curtis Mayfield – Impressioni di Chicago (Carlo Bordone)
Il libro ripercorre l’intera carriera di Curtis Mayfield: gli esordi con gli Impressions, i grandi successi da solista, la crisi personale e artistica. Negli anni 60 le sue canzoni descrivono un’America divisa dalla guerra in Vietnam e dai conflitti socio-razziali, diventando degli inni (“Keep On Pushing”, “People Get Ready”, “We’re A Winner”) del movimento per i diritti civili, e delle Black Panther. Ha anticipato il funk e la disco music. Tra i suoi successi ricordiamo: “Move On Up”, “Superfly”, “Future Shock”, “Kung Fu”.

New York, 13 agosto 1990: durante un concerto, una delle strutture metalliche sulle quali erano montate le luci crolla sul palco e centra Curtis in pieno. Le conseguenze: due vertebre spezzate, paralisi dal collo in giù, interventi chirurgici che non riusciranno a modificare la situazione, nove anni di calvario complicati dal diabete che porterà all’amputazione di una gamba nel 1997.  26 dicembre 1999: termina la parabola di questo “genio gentile”, uno dei maggiori rappresentanti della cultura afro-americana della fine del 900.

Time – Note dal Passato: Curtis Mayfield  (Chicago, 3 giugno 1942 – Roswell, 26 dicembre 1999)
Anni 70: Curtis Mayfield abbandona le canzone d’amore, affronta temi politici,  decidendo di seguire la strada intrapresa da Marvin Gaye e Bob Marley. Si proclama "militante", incontrando delle difficoltà nel produrre e promuovere la sua musica. I movimenti per i diritti della popolazione nera usano il cinema di genere come mezzo di propaganda. Vengono girati polizieschi con investigatori neri, cattivi neri e belle donne nere. Il primo film di successo è "Shaft" di Gordon Parks, interpretato da Richard Roundtree, con musiche di Isaac Hayes.

1972: Mayfield pubblica "Superfly", colonna sonora del film omonimo che contiene un messaggio contro la droga. L’album conquista i primi posti della hit parade. Le canzoni: "Little Child Runnin’ Wild" è il prologo della vicenda; in "Pusherman" il protagonista si presenta: "I’m your mama, I’m your daddy, I’m your pusherman";  "Freddie’s Dead" riscuote ampi consensi da parte della critica e del pubblico, ma non riesce ad aggiudicarsi l’Oscar; "Junkie Chase" è puro funk; "Give Me Your Love (Love Song)" è una composizione con atmosfere jazz. Seguono:  "Eddie You Should Know Better",  "No Thing On Me (Cocaine Song)”, "Think", "Superfly" con una strepitosa chitarra in secondo piano.

Curtis Mayfield, con questo lavoro “mette gli stilemi e la consapevolezza della musica nera al servizio di una sensibilità cruda tipica del miglior rock. Forse per questo lo zoccolo duro del soul smise presto di amarlo, ma molti altri, proprio da allora, cominciarono a farlo”.

Parole & Musica: Cody ChesnuTT
2002: Cody ChesnuTT fa il suo esordio ufficiale nel mondo musicale con “The Headphone Masterpiece“. Il brano “The Seed 2.0” diventa una hit mondiale, grazie anche alla collaborazione con The Roots. 2012: pubblica “Landing On A Hundred“.  Adesso il ritorno con “My Love Divine Degree“.

“La musica è stata da sempre il mio unico lavoro. Mi sono dedicato soprattutto alla composizione che mi ha dato di che sopravvivere, mi ha permesso di formare una band e di concentrarmi sulla mia carriera, intraprendendo strade diverse. Il successo è arrivato al momento giusto”.

“La canzone “I’ve been life” è dedicata all’Africa. Come afroamericano sento una forte relazione con quel continente.  E’ un Paese in profonda evoluzione, anche se i media ne evidenziano il lato più oscuro: rivoluzioni, carestie, tragedie. Con questo brano ho voluto mostrarlo sotto una luce positiva. Spero di essere riuscito a dare il mio contributo alla mia gente, permettendole di fare ritorno all’Africa, di ripopolare il continente e tornare alla gloria dei tempi antichi della fondazione dell’impero africano”.

“Tanti sono i miei miti: Sammy Davis jr. Ray Charles, James Brown, Micheal Jackson, Sam Cooke, Stevie Wonder, Otis Redding, Al Green, Marvin Gaye, Nina Simone, Gladys Knight, Curtis Mayfield, John Lennon, Bill Withers e Donny Hathaway. Ho scoperto Hathaway quando avevo vent’anni. Cantavo spesso “A Song For You”. Ho compreso la profondità della sua musica e il suo talento come autore. A trent’anni mi sono innamorato della musica di Gil Scott-Heron, una voce che parlava di temi reali, storie di vita”.

“L’hip hop è molto popolare negli Stati Uniti. Alla base di questo sound c’è un collegamento diretto tra artista e ascoltatore, c’è il desiderio di essere aperti e diretti. L’hip hop fa parte della mia vita quanto il soul. Va dritto al cuore della gente”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

Seguici su FacebookTwitter

Guida programmi