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Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

29-01-2017 20:26

Music News di Augusto Sciarra

(lanazione.it)
“Basta, ho deciso: chiudo bottega”, Dischi Corsini lascia dopo 60 anni. Il centro perde il suo ultimo negozio di musica. È la fine di un’epoca.
“Sono arrivato a questa conclusione dopo molti anni di attività – dice il proprietario Luca Gambini – che rilevai nel 1985, ma il negozio aveva già una consolidata tradizione cittadina, avendo iniziato nei primi anni sessanta proprio da Corsini. Purtroppo per il momento non riaprirò in altri luoghi e la chiusura definitiva è prevista in un paio di mesi”.

(ansa.it)
Festival dell'arpa a Bologna. Dal 2 al 18 febbraio.
Concerti, laboratori didattici per bambini, masterclass, mostre, eventi gastronomici e olistici: è il programma della terza edizione del Bologna Harp Festival. Scopo: avvicinare un pubblico trasversale alla scoperta di uno strumento inconsueto ed affascinante come l'arpa. I concerti si terranno in varie sale, come il Teatro Duse, il Museo Internazionale, Biblioteca della Musica, spaziando dalle Popular Songs interpretate da Davide Burani, Cristina Zavalloni e dall'orchestra del Baraccano diretta da Giambattista Giocoli, al repertorio classico e novecentesco del Morrighan's Trio, alle musiche contemporanee proposte da Floraleda Sacchi.

Parole & Musica: Andrea Benedetti
Andrea Benedetti inizia l'attività nel campo musicale agli inizi degli anni ’80,  lavorando in alcune discoteche ed emittenti radiofoniche di Roma. Diventa produttore verso la fine dello stesso decennio.

“Quando ero piccolo ascoltavo i 45 giri con il mangiadischi della Penny. Spendevo la mia paghetta settimanale in dischi. Poi, un giorno, mio padre mi ha regalato il mix di “Goodnight Tonight” dei Wings. La versione estesa suonava molto più forte e aveva dei break pazzeschi. Tutto è partito da lì. Era il 1979, avevo 12 anni”.

"Ho iniziato facendo il dj. Nel 1980 ho comprato il mio primo mixer.  Mi allenavo anche otto ore al giorno. Nell’89 ho aperto uno studio di registrazione. Mi sono avvicinato alla musica elettronica dopo aver ascoltato "Dark Side Of The Moon" dei Pink Floyd e "Trans Europe Express" dei Kraftwerk. Ho amato molto la musica degli Earth-Wind & Fire. Gli artisti che mi hanno maggiormente influenzato sono: D-Train, Phuture, Terrace, Model 500, Like A Tim, Hashim, Egyptian Lover, Afrika Bambaataa, Brian Eno, Public Enemy, Dynamix II, Mantronix, Trouble Funk, Joey Beltram, Jeff Mills, Cybersonik, Drexciya, Dopplereffekt, Underground Resistance".

"Il mio sound è un mix di funk, techno, elettronica, groove, sperimentazione, ricerca sonora. Gli stili che mi ispirano sono: l'electro, la techno di Detroit, l'elettronica, la psichedelia”.

“Mi piacciono quasi tutti gli artisti di Roma, perché è sempre stata fuori dal giro dei grandi club e dei grandi promoter. Questo ha favorito la nascita di un linguaggio musicale piuttosto,originale. Fuori da Roma mi piacciono i Retina.it e Random Noyze di Napoli e Bochum Welt.  Tra gli artisti stranieri, ho seguito con un certo interesse: Keith 'K-1' Tucker, Underground Resistance, Carl Finlow, The Advent, Dexter e Dopplereffekt”.

“Nel 1981 andavo in discoteca al Much More, a sentire Faber Cucchetti. Avere le cassette con i mixati dei vari dj romani degli inizi anni 80 era il top. Quando andare in discoteca è diventato di moda, la musica è diventata sempre più pop. Quello che passava MTV lo sentivi al locale. Poi è arrivata la techno, che è stata la colonna sonora del cambiamento”.

“Quando ho iniziato ad appassionarmi di musica non c’era Internet. Dovevo cercarmi i dischi nei negozi specializzati di Roma. Ascoltando Radio Città Futura, ho scoperto dei gruppi fondamentali per la mia formazione: Grandmaster Flash & The Furious Five, Fearless Four, Kurtis Blow, Whodini, Jonzun Crew, Trouble Funk, Material, Herbie Hancock, produttori come Mauro Malavasi, Maurizio Sangineto, Stefano Pulga, Luciano Ninzatti. Poi mi sono appassionato alla musica di David Sylvian, John Foxx, Ultravox, Yazoo, Pat Metheni, Weather Report”.

“Quando a Roma è esplosa la scena rave, andavo a tutti i concerti di artisti come: Adamski, N-Joy, Derrick May, Aphex Twin, Richie Hawtin, UR, Biology. Ho conosciuto Lory D e Mauro Tannino, i primi dj della capitale che hanno creduto in queste nuove sonorità”.

Time – Note dal Passato: Eddie Vedder (Pearl Jam)
"Dobbiamo rafforzare il concetto che l'arte può essere una forma di protesta non violenta. Il luogo comune vuole che noi artisti facciamo parte di una sorta di élite hollywoodiana che dovrebbe tenersi lontana dalle beghe politiche, evitare di esprimere il proprio punto di vista, ignorare la propria educazione umanistica e fregarsene dei problemi del mondo. Noi però non viviamo a Hollywood ma a Seattle, paghiamo le tasse e abbiamo il diritto di esprimere un'opinione. Questo ci hanno insegnato la musica con cui siamo cresciuti e i romanzi che abbiamo letto. Questo abbiamo appreso da Woody Guthrie, Pete Seeger, Bruce Springsteen, Pete Townshend, Neil Young”.

“Seattle, tra gli anni 70 e 80, era isolata. I grandi del rock non venivano in città. Questo costringeva la scena musicale del Nord Est a guardare al proprio interno, a creare cose in proprio, a suonare nei club della zona. Band come Black Flag, Husker Du, Minor Threat, Butthole Surfers sono riusciti a creare un circuito che non aveva niente a che fare con l'industria della musica che esisteva in quel momento”.

“Il momento migliore è stato quando il nostro primo disco ha venduto un milione di copie . Il più duro: il 30 giugno 2000, in Danimarca, al Roskilde Festival, quando nove persone sono rimaste schiacciate dalla folla che si avvicinava al palco”.

“La musica dà la possibilità di rimanere aggrappati ad una parte di gioventù. E’ la più grande forma di arte che esista. Le persone ascoltano musica per diverse ragioni, e con diversi scopi. In alcuni casi fa da sottofondo a delle attività, in altri è qualcosa che può influenzare la giornata o persino la loro vita. Le canzoni migliori sono quelle che ti fanno provare qualcosa”.

“Quando compongo musica o scrivo dei testi cerco sempre di trovare le risposte agli stessi misteri che mi tormentano da decenni. A volte mi interrogo sulla mia esistenza, sullo scopo della vita e su cosa ci riserva il futuro”

“Non ci sono abbastanza persone che difendono la natura. Le risorse del pianeta sono limitate. La gente sfrutta e spreca le risorse del pianeta senza alcun controllo. Tra le multinazionali e la natura la battaglia è impari. Tutto il potere è dalla parte delle multinazionali. Possono fare quello che vogliono. Non le ferma nessuno. Possiamo solamente rallentare la discesa verso il baratro. La scienza ci dice che entro i prossimi 50 anni, se non staremo attenti, finiremo per perdere molte cose”

“Il mare per me è una forma di liberazione. Adesso si può surfare con le cuffie, e con la musica tutto diventa migliore. L’acqua e il surfing fanno lo stesso effetto della meditazione. Quando cavalchi un’onda devi essere concentrato al massimo, pensare solo a quello che stai facendo”

“Per noi contano solo la musica e i fan. È per questo che siamo ancora qui, siamo felici e produciamo album. Ricordo benissimo che effetto faceva quando sapevamo che stava per uscire un nuovo album degli Who. Mi auguro che il nostro pubblico provi la stessa emozione con i Pearl Jam. Ho incontrato molti giganti della musica e siamo diventati amici. Sono grato della loro amicizia e dell’appoggio che mi hanno dato”

"Il mondo del rock è assai meno romantico di un tempo. Stiamo perdendo il disco e fra un po' perderemo anche il piacere di sfogliare un libro, di lasciarlo a metà e di riprenderlo dopo un anno, di riporlo sullo scaffale"

"In questi anni ho capito che la vita è preziosa. Non voglio più perdere d'occhio il privilegio che mi deriva dalla mia esperienza di rocker e la magnificenza di quel che ci circonda, la bellezza di una conchiglia che trovi nella sabbia, di una nuvola che si forma nel cielo, delle gocce di pioggia che si rincorrono in una pozzanghera. Siamo così tormentati dalle cattive notizie, strangolati da mille paure che non riusciamo più a vedere le meraviglie che il pianeta ci regala"

augusto.sciarra@rai.it

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