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Music News di Augusto Sciarra

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12-02-2017 20:22

Music News di Augusto Sciarra

(repubblica.it)
Morto il maestro Giusto Pio, indimenticabile violino di Battiato. “L'era del Cinghiale bianco” ma anche “Patriot”, “La voce del padrone”, “Un'estate al mare” cantata da Giuni Russo o “Per Elisa” di Alice, il grande compositore si è spento a 91 anni nella sua Castelfranco Veneto: "Esistono tante persone, spesso sconosciute, che fanno un gran bene".
Nel 1981 vinse il Festival di Sanremo come autore del brano “Per Elisa”, di Alice. Compositore, arrangiatore e direttore d'orchestra, Giusto Pio aveva un modo magico di suonare il violino e Battiato lo scelse come insegnante. Nel ’79, anno de L'era del cinghiale bianco, Pio lo accompagnò col suo strumento. Negli anni divenne conosciuto anche per aver collaborato con Giuni Russo, o Milva. Si dedicò anche alla musica sacra. Negli ultimi anni, dipinse. E scrisse un inno alle Dolomiti.

(ilgazzettino.it)
Si è spento a 91 anni Giusto Pio, grande compositore vicino a Battiato

(tribunatreviso.gelocal.it)
Castelfranco, addio al compositore Giusto Pio. E' morto nella casa di Castelfranco. Amico intimo di Franco Battiato, aveva 91 anni.

(mattinopadova.gelocal.it)
Addio Giusto Pio, il compositore aveva 91 anni. Morto a Castelfranco Veneto, dove era nato. Noto al grande pubblico per la lunga collaborazione con Franco Battiato.

Time – Note dal Passato: Giusto Pio
“Oggi compongo poco. Le ultime cose che ho fatto, "Clandestino" e "Centro di Accoglienza", risalgono al 2011. Sono due brani dedicati ai profughi clandestini che sbarcano a Lampedusa”.

“La musica è il senso della mia vita. Mio padre è stato tra i primi a comprare una radio, negli anni ’30. Passavo intere giornate ad ascoltare canzoni. Ricordo un furgone che arrivava in paese, con un grosso megafono dal quale usciva tanta musica. Ero affascinato da quei suoni. Già da bambino ho deciso che la musica sarebbe stata la mia strada. Avrei voluto studiare pianoforte, ma costava troppo come strumento. E  così ho scelto il violino. Dopo la terza media ho detto in casa che volevo studiare musica professionalmente”.

“Da ragazzo suonavo canzonette nelle balere per guadagnare qualche soldo. Quando sono entrato alla RAI, ho cominciato a lavorare come turnista in sala d’incisione. Erano i primi esperimenti di pop di massa, verso la fine degli anni ’50.  Ho vissuto da vicino l’esordio di Mina in studio di registrazione”.

“L’Era del Cinghiale Bianco, realizzato con Franco Battiato, con oltre un milione di copie è stato per molto tempo l’album più nella storia della musica italiana”.

“Lavorare con Franco Battiato mi ha permesso di vedere il pop in un modo nuovo, diverso. Sperimentavamo molto. Eravamo sempre alla ricerca di nuove sonorità, mixando la musica da camera con la musica medievale, il pop, e molto altro. In quel momento ho compreso che, per esempio, Paul McCartney non aveva nulla da invidiare a Schumann”.

“Giuni Russo era eccezionale. C’è un brano, “Il Sole di Austerlitz”, dove raggiunge delle note acute che stavo facendo al violino”.

“Di Battiato mi ha colpito la persona, l’intelligenza, la generosità, la memoria musicale. Ricorda brani anche di trent'anni fa, suonandoli con grande facilità”.

“Non credo alla reincarnazione come Battiato. Ma questa, come la resurrezione e la rinascita, è professata da molte fedi e religioni. Con un ragionamento non riesco a comprendere una cosa così grande. Di fronte a Dio, che è l'assoluto e comprende tutto, noi siamo niente, un granello di sabbia sulla Terra. Nessuno può spiegare cosa sia la vita, ma da qualcosa è nata è ed è stato qualcosa di straordinariamente grande a generarla”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

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