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Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

15-05-2017 19:55

Music News di Augusto Sciarra

(trevisotoday.it)
Suoni di Marca porta in città la disco music: a Treviso arrivano i Boney M. Si concluderà con una serata a ritmo di danza sotto le stelle la nuova edizione del festival musicale trevigiano. Ospiti d'onore i musicisti che hanno fatto ballare gli Anni 80.
Il 6 agosto, nella serata conclusiva di Suoni di Marca, saliranno sul palco San Marco i Boney M. Il gruppo si è formato nel 1975. La formazione: le vocalist Marcia Barrett, Liz Mitchell e Maizie Williams. Il ruolo coreografico maschile: Bobby Farrell.

I Boney M aggiungono una nuova nota di colore al già variegato cartellone in programma: Lacuna Coil, Alpha Blondy, The Strumbellas, Gipsy King’s Legend Family, The Zen Circus, Cristina Donà e Dente, Bandabardò e Teresa de Sio con James Senese e Napoli Centrale e molti altri. Suoni di Marca: dal 20 luglio al 6 agosto.

Parole & Musica: Boney M
“I Boney M nascono nel 1975, quando il produttore Frank Farian incide “Baby Do You Wanna Bump. La canzone si piazza in poco tempo ai vertici delle classifiche in Olanda e Belgio. In quel momento decide di dar vita alla formazione. Per il nome si ispira a una serie televisiva ella tv tedesca”.

“Abbiamo cantato Daddy Cool per la prima volta durante lo show Musikladen. Il singolo ha conquistato nove dischi d’oro per le vendite in Europa. Grande successo ha ottenuto anche l’album “Take the heat off me”, che conteneva la cover di “No women no cry” di Bob Marley e “Sunny”, versione inglese di “Nessuno mai” lanciata in Italia da Marcella”.

“Negli anni ’70 e ’80 c’era una grande voglia di divertirsi. Oggi le nazioni dove riscuotiamo maggiori consensi sono la Russia, la Polonia e anche l’Italia”.

(newsandcoffee.it)
Meravigliosi ’70s: le dive dello Studio 54. Dal 1977 al 1980 lo Studio 54 fu il tempio della mondanità e dell'edonismo. A contribuire al mito della celebre discoteca ci pensarono le dive della pista da ballo, da Bianca Jagger a Cher.

New York, il 26 aprile del 1977 aprì le porte lo Studio 54, locale entrato nella storia, che ha visto ballare e divertirsi personaggi dal calibro di Andy  Warhol, Mick e Bianca Jagger, Liza Minelli, Karl Lagerfeld, John Travolta, Valentino Garavani, Donald e Ivana Trump e molti altri.

Andy Warhol: “Il segreto dello Studio 54 è che è una dittatura alla porta e una democrazia sulla pista da ballo”, accanto ad ospiti illustri appartenenti al mondo vip ballava la “gente comune”.

Tra le mura di quell’ex teatro, nel ’77 nasce lo stile disco glam. Bianca Jagger fu una delle più assidue frequentatrici del locale. Durante il party del suo compleanno, entrò in pista su un cavallo bianco. Grace Jones che con i suoi body look non lasciava spazio all’immaginazione. Jerry Hall, la modella diventata moglie d Mick Jagger, non rinunciava ad uno stile da capogiro sulla pista da ballo. Tra le habitué della discoteca c’era anche Cher che passava dai nude look ai blue jeans.  E poi, Diane von Furstenberg, sempre elegantissima con il suo Wrap Dress, Diane Ross, Liza Minelli.

Quell’atmosfera magica finì nel 1980 quando il proprietario Steve Rubell venne arrestato per frode e possesso di droga.

(tviweb.it)
Vicenza Jazz - La magia di Rubalcaba all’Olimpico
Martedì 16 maggio il pianista cubano Gonzalo Rubalcaba sarà il padrone di casa al Teatro Olimpico. Il recital verrà ripreso per confluire nel suo primo dvd in solo.

Gonzalo Rubalcaba (L’Avana, 1963) viene scoperto da Dizzy Gillespie nel 1985. L’anno seguente Charlie Haden lo introduce nel reame del jazz, inserendolo nel suo trio. I complicati rapporti tra Cuba e gli Stati Uniti hanno ritardato l’ingresso di Rubalcaba nel paese del jazz.  Si impone come pianista capace di coniugare l’universo latin e quello afro con una tecnica e una raffinatezza da far invidia ai più celebrati pianisti classici.

Time – Note dal Passato: Townes Van Zandt
“Le mie origini risalgono al 1748, quando i Van Zandt sbarcarono a New York dall’Olanda. Van Zandt significa “dalla sabbia”. In seguito si trasferirono verso il sud-est degli Stati Uniti, fino al Texas”.

“I miei maestri sono stati: Mozart, Lightnin’ Hopkins, Woody Guthrie, Bob Dylan, Johnny Cash, Muddy Waters, Blind Willie McTell, Hank Williams”.

“Nel corso della mia carriera mi sono allontanato a volte dalla scena musica, ma fortunatamente questi silenzi non hanno influito negativamente sulle composizioni. Ho sempre continuato a suonare e a scrivere canzoni. Ho percorso grandi distanze a cavallo, in territori selvaggi. Portavo con me l’armonica e il violino”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

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