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Music News di Augusto Sciarra

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23-05-2017 16:52

Music News di Augusto Sciarra

(huffingtonpost.it)
Chi è Ariana Grande, l'idolo delle teenager morte nell'attentato. Su Twitter il dolore della pop star: "Sono devastata. Dal profondo del mio cuore, mi dispiace così tanto".
23 anni, è uno degli idoli più amati dai teenager. Ariana Grande, nata il 26 giugno 1993 a Boca Raton, in Florida, ieri sera aveva inanellato l'ennesimo successo di pubblico quando, durante un suo concerto a Manchester, alla Kingdom Arena, un'esplosione ha causato 22 morti e circa 60 feriti.

Salita alla ribalta grazie al ruolo di Cat Valentine nelle sit-com per ragazzi di Nickelodeon Victorious e Sam & Cat dal 2010, nel 2011 pubblica il suo primo singolo 'Put your hearts up'. Nel 2013 esce l'album 'Yours truly' e che entra al primo posto della Billboard Hot 200. Il successo arriva nel 2014 quando, con il secondo disco 'My Everything', vende oltre 4 milioni e mezzo di copie in tutto il mondo.

La sua voce potente, paragonata a quella di Mariah Carey e Whitney Houston, si presta a sonorità pop e R&B con contaminazioni funk e hip-hop. Nel 2016 esce il terzo album 'Dangerous woman' che dà il via ad un tour mondiale. Partito il 3 febbraio scorso a Phoenix, in Arizona, aveva toccato diverse città prima di arrivare ieri sera a Manchester.

Nei prossimi giorni avrebbe dovuto fare tappa a Londra, in Belgio, Polonia, Germania, Svizzera, Francia, Portogallo e Spagna, in Italia il 15 giugno al Palalottomatica di Roma e il 17 al Pala Alpitour di Torino.

Ariana Grande dopo l'attentato ha scritto su Twitter, dove ha più di 45 milioni di follower: "Sono devastata. Dal profondo del mio cuore, mi dispiace così tanto. Non ho parole".

(repubblica.it)
Ariana Grande cancella il tour, saltano i concerti italiani. Era attesa il 15 giugno a Roma e il 17 a Torino. La popstar su Twitter: "Sono distrutta". Il suo team: "Non è in grado di esibirsi per nessuno".
Secondo quanto riferito dal suo entourage, Ariana dopo quanto avvenuto “è inconsolabile, nel pieno di un crollo nervoso. Non è nelle condizioni di potersi esibire per nessuno”. Lei e il suo team sono molto preoccupati per la sicurezza di un eventuale prossimo concerto. Il manager di Ariana Grande, Scooter Braun, ha dichiarato: “Piangiamo le vite di tanti bambini e giovani fan uccisi da questo atto codardo, vi chiediamo di abbracciare le vittime, di portarli nei vostri cuori. Per il momento non si parla di ripresa del tour, Ariana Grande non è in grado di pianificare un ritorno sulle scene. Una valutazione per il tour mondiale sarà fatta quando lei e il suo team saranno emotivamente pronti”.

(ansa.it)
Quando il terrore colpisce la musica. Dal Bataclan a Parigi alla strage al gay club in Florida.
La strage al concerto della cantante americana Ariana Grande a Manchester è l'ultima di una lunga serie di analoghe tragedie in cui il terrorismo ha colpito la musica, dalle bombe fatte esplodere sulla spiaggia Kita Beach di Bali, all'attacco al Bataclan a Parigi e alla sparatoria di massa avvenuta all'interno del night club Pulse in Florida, solo per citarne alcune:

TEL AVIV, 1 GIUGNO 2001: all'entrata della discoteca Delfinario sul lungomare di Tel Aviv si affollano giovani e giovanissimi, quando un giovane fa esplodere una bomba. Il bilancio complessivo è di 21 morti, tra cui un 14enne, mentre i feriti superano il centinaio.

BALI, 12 OTTOBRE 2002: sulla spiaggia di Kuta Beach, a Bali, due bombe esplodono nel Paddy's Irish Pub e in un furgone all'esterno della discoteca Sari Club, uccidendo 202 persone, in gran parte turisti occidentali.

MOSCA, 15 LUGLIO 2003: due donne kamikaze si fanno esplodere durante un concerto rock a Mosca uccidendo 15 spettatori.

PARIGI, 13 NOVEMBRE 2015: 90 persone vengono barbaramente uccise da un commando kamikaze nella sala concerti Bataclan nell'11/o arrondissement a Parigi. Nel locale c'è il tutto esaurito per un concerto rock del gruppo americano 'Eagles of death metal'. Tre i terroristi che al grido di "Allah è grande" aprono il fuoco sul pubblico a colpi di kalashnikov. Tra le vittime c'è anche l'italiana Valeria Solesin.

ORLANDO, 11-12 GIUGNO 2016: Omar Mateen, "soldato islamico", spara all'impazzata all'interno del club gay il 'Pulse' a Orlando in Florida, uccidendo 49 persone e rendendosi l'autore della peggiore sparatoria di massa degli Stati Uniti.

ISTANBUL, 1 GENNAIO 2017: La festa per il nuovo anno in Turchia si trasforma in un incubo di terrore e morte: un uomo armato fa irruzione in un nightclub di un elegante quartiere di Istanbul, dopo la mezzanotte e compie una strage. I morti sono almeno 39 morti ed i feriti una settantina, soprattutto stranieri. Una giovane bresciana rimane leggermente ferita.

(repubblica.it)
"Amatrice nel cuore", un concerto per ricominciare. Il 27 agosto, a 1400 metri di altezza, lo show voluto dalla Siae in sostegno del comune colpito dal terremoto di un anno fa. Sul palco Gianni Morandi, Carmen Consoli, Irene Grandi, Mannarino, Tosca. E il direttore artistico, Luca Barbarossa: "Non raccogliamo fondi e non faremo dischi, perché tanto non si vendono. Meglio allora che gli artisti mettano mano al loro portafogli".
Lo show si terrà sul Monte del Sacro Cuore, un altipiano che domina la conca di Amatrice. Sul palco saliranno: Carmen Consoli, Irene Grandi, Gianni Morandi, Mannarino, Tosca e lo stesso Barbarossa.

“Amatrice sarà un punto di aggregazione per i cittadini di tutti i comuni interessati dal terremoto, quel giorno si potrà ricominciare a guardarsi negli occhi” – ha detto Barbarossa presentando l’iniziativa con Gaetano Blandini, direttore generale della Siae – “Questa volta, contrariamente alla Partita del Cuore di Rieti quando raccogliemmo 100 mila euro, non raccogliamo fondi. E’ solo la voglia di stare insieme, di condividere. L’ispirazione mi è venuta al festival “Suoni delle Dolomiti” quando con Fiorella Mannoia e Neri Marcorè ci siamo esibiti in montagna praticamente senza palcoscenico, ci siamo ritrovati di fronte a 13 mila spettatori al centro di una sorta di pellegrinaggio laico. Uno dei concerti più emozionanti della mia vita”.  

Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha concesso il suo patrocinio. Il ministro Dario Franceschini ha ricordato che “la cultura è da sempre l’essenza e l’anima di una comunità, un elemento fondante al quale le persone si rivolgono nei momenti cruciali per ritrovare le radici della propria appartenenza e le energie necessarie per un nuovo inizio”. 

Time – note dal Passato: Garland Jeffreys (cantautore, musicista, produttore discografici; Brooklyn, 3 luglio 1943)
“Giornalisti e dj sostengono che la mia musica è un ritratto perfetto di New York. In questo c’è del vero. New York City è una città folle, fantastica, il posto ideale per me. Ma amo moltissimo anche l’Italia”.

“New York ha influito molto sulla mia musica, che nasce dalle  mie esperienze di vita, dalle mie impressioni ed emozioni. Sono cresciuto ascoltando Duke Ellington, Nat King Cole, Dinah Washington, Ella Fitzgerald, Billie Holyday. A sette anni prendevo il treno diretto a Manhattan per prendere lezioni di pianoforte. Poi ho scoperto la street corner music, mi sono innamorato di Frankie Lymon, della sua voce fantastica. Mi piacevano anche gli Harptones, The Cleftones, The Drifters. Ho frequentato i club dove si suonava grande jazz. Ricordo l’incredibile Miles Davis”.

“Il mio stile è stato influenzato anche dal sound della Motown, di Bob Dylan, dei Rolling Stones. Ho conosciuto Lou Reed quando frequentavo la Syracuse University. “Music From The Big Pink” di The Band è stato uno degli album che ho amato di più”.

“Ho avuto la fortuna di collaborare con grandi musicisti, come: il batterista Steve Gadd, il sassofonista Michael Brecker, l’organista Dr. John, il pianista Paul Griffin, Danny Federici e Roy Bittan della E Street Band di Bruce Springsteen. Ho un ottimo ricordo delle session con Paul Griffin, leader della band di King Curtis. Ha suonato il piano in Like A Rolling Stone, Highway 61 Revisited, Bringing It All Back Home, Blonde On Blonde”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

 

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