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Music News di Augusto Sciarra

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24-04-2017 22:50

Music News di Augusto Sciarra

Barbra Streisand compie 75 anni
“Sono arrivata ad Hollywood senza aggiustarmi il naso, i denti o il nome. Lo trovo molto gratificante!” ha dichiarato più volte Barbra Streisand, che oggi compie 75 anni.  La cantante-attrice-regista nei suoi 50 anni di carriera ha ottenuto importanti riconoscimenti: 2 Oscar, 10 Grammy Awards, 5 Emmy, 11 Golden Globe e 1 Tony Award Speciale.

1960: a 18 anni debutta in un bar del Grenwich Village di Manhattan. Incide “The Barbra Streisand Album”, cui seguono altri successi come: “When the sun comes out”, “People”, “He touched me”, “My Man”, “Woman in love”, “Memory”. 1968: è l’anno del suo esordio come attrice nel musical “Funny Girl”. Tra le altre pellicole ricordiamo:  “Come eravamo”, “Ma papà ti manda da sola?”, “Hello, Dolly”, “Come eravamo”, “E’ nata una stella”.

1983: passa dietro la macchina da presa per il film “Yentl”, con cui vince il Golden Globe (migliore regista). Anni ’90: gira “Il principe delle maree” e “L’amore ha due facce”. 2004: torna sul set con la commedia "Mi presenti i tuoi?".

Parole & Musica: Barbra Streisand
“Successo, popolarità, ricchezza rendono la vita più facile, ma non curano i malanni del cuore. A volte il prezzo da pagare per la fama è alto".

“Sono cantante, attrice e regista. Mi considero un'artista, una mestierante che ha ottenuto più di quanto aveva sognato".

"Mi diverte suonare il violoncello. Mi piacciono il design e l'architettura”

Time – Note dal Passato: Buster Poindexter (vero nome: David Johansen; cantante; New York Dolls)
“Prima di entrare a fare parte dei New York Dolls, ho suonato con diverse band: Vagabond Missionaries, Fast Eddie & The Electric Jops, The Actress con Johnny Thunders, Billy Murcia, Arthur Harnold Kane”.

“L’esperienza con New York Dolls è stata molto divertente. Eravamo giovani, pieni di idee, liberi di suonare la nostra musica”.

“Abbiamo deciso di presentarci sulla scena con abiti femminili sgargianti perché quella era la moda del momento a New York: vestiti stravaganti, bizzarri, scarpe con tacchi alti, boa di struzzo”.

“Negli anni ’80 ho messo da parte David Johansen e sono diventato Buster Poindexter. Ho esordito in questa nuova veste al Trump Hotel di New York, dove ho tenuto quattro concerti come crooner. Ho ottenuto un grande successo. E’ stata un’esperienza nata per scherzo e si è trasformata in uno degli show più popolari della città. Insieme a me c’erano i Banshees of Blues”.

“Buster, così mi chiamava mia madre quando ero piccolo. Poindexter, significa “secchione”, è il soprannome che mi avevano dato gli amici perché ero un divoratore di libri e enciclopedie”.

“I miei miti sono stati: Wilson Pickett, Archie Bell & The Drells, Solomon Burke, Otis Redding, Rolling Stones. Mi sono avvicinato anche alla Jump Music, a  certi suoni degli anni ’40: Big Joe Turner, Joe Liggins, Louis Jordan, Amos Milburn. Ho cantato brani di Johnny Otis, Lucky Millinder”.

“Amo i dischi dei Fania All Stars, Lucinda Williams, Jimmie Dale Gimore, “Kind Of Blue” di Miles Davis, “Everybody’s boppin” di Lambert, Hendricks & Ross, “Blues ‘n’ Jazz” di Ray Charles, John Coltrane”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

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