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Music News di Augusto Sciarra

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06-04-2017 04:49

Music News di Augusto Sciarra

(quotidiano.net)
Deep Purple, è un addio InFinite. "Non siamo ancora stanchi di rock". Ian Paice: "Suono meglio ora che a vent’anni". E il tour continua.
The Long Goodbye Tour, che li sbarca il 22 giugno a Roma, il 26 a Bologna e il 27 a Milano, lascia intendere che saranno il tempo, la voglia, gli umori, a dire come e quando rallentare il passo.

“Tutti sappiamo che la fine è più vicina di quanto vorremmo che fosse, ma non è ancora tempo per fermarci. – spiega il batterista Ian Paice, classe 1948 – Per questo preferiamo parlare di Long Goodbye Tour e non Last Tour. Anche se potrebbe realmente essere l’ultimo. Prenderemo una decisione alla fine, fra un paio d’anni, anche se già ci diciamo che fra tre sarebbe meglio”.

“Ho sempre avuto una vita molto piena e attiva anche fuori dalla band. Se mi rivedo ventenne in qualche vecchio filmato scopro che dilapidavo un sacco di energie. Per suonare la batteria non devi alzare ad ogni colpo il braccio di sessanta centimetri, ne bastano tre. L’importante è il pieno controllo di quel che stai facendo. Quando a vent’anni ci ritrovavamo in agenda due show nella stessa sera volevo uccidermi, perché per me era un impegno devastante. Oggi, nonostante l’età, ce la farei con minori preoccupazioni”.

Time – Note dal Passato: John Lee Hooker (voce, chitarra, leggenda del blues; Clarksdale, 22 agosto 1917 – Los Altos, 21 giugno 2001)
“Le radici musicali non devono essere mai abbandonate. Nella mia musica ci sono: il profumo del Delta del Mississippi, il sound di Detroit, le ballate blues che mantengono un cuore antico in uno spirito moderno. Sarebbe un tradimento della propria cultura prescindere dalle radici musicali”.

“Agli inizi suonavo il boogie-blues, ipnotico, ruvido, come deve essere il blues che nasce dall’esperienza”.

“I miei inizi sono stati duri. Dovevo vivevo, in campagna, era molto difficile emergere. La scelta era suonare il country-blues, esibendomi per la gente del mio paese e della Contea, o tentare la fortuna altrove. Il mio sound era diverso da quello degli altri bluesman, perché davo alla musica del Delta un ritmo inquietante e ipnotico”.

“Sono cresciuto nel blues. La mia vita è il blues. Il blues è espressione di sentimenti, speranze, passioni. E’ un modo per raccontare le storie personali”.

“Il gospel è alle radici del blues. E’ una musica che trascende i confini religiosi e narra delle esperienze di vita dei neri d’America. Il blues, lo spiritual, il gospel sono espressioni della cultura nera. Il blues è una preghiera espressa in modo diverso da quella della chiesa, ma a volte più intensa. Sono tanti i bluesman che hanno composto canzoni religiose”.

“Il blues appartiene ai neri perché è nato nelle piantagioni, durante la schiavitù, dal pensiero dei neri. Nel blues c’è anche dolore, sensibilità, c’è la vita”.

“I Canned Heat sono stati una delle più interessanti boogie blues band bianche. Mi sono divertito molto a suonare con loro. Sapevano fondere blues e energia. Anche Steve Ray Vaughan è stato una grande musicista, un virtuoso della chitarra con un cuore grande”.

“Ho vissuto come volevo. Ho fatto musica che piaceva alla gente. Lascerò certamente un segno nella storia del blues. Sono orgoglioso di essere un bluesman e di aver segnato la storia della musica moderna”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

 

 

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