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Music News di Augusto Sciarra

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28-12-2016 19:07

Music News di Augusto Sciarra

(it.blastingnews.com)
George Michael era fidanzato con Lady Diana? Le confessioni della pop star! Dopo la sua morte, avvenuta il 25 dicembre 2016, arrivano le prime indiscrezioni sulla vita privata di George Michael.
I dettagli della sua vita privata vengono a galla e viene svelato il nome di una delle sue fidanzate segrete prima del coming out. Si tratta di Lady Diana, con la quale aveva un rapporto profondo di amicizia. Prima della morte della principessa, nel 1997, e prima che lui dichiarasse la sua omosessualità, in molti sospettavano che tra i due ci fosse una storia d'amore importante. "Ci sono state alcune cose che sono successe che hanno reso chiaro che la principessa era molto attratta da me. Non c'era dubbio" ha confessato alla CNN la pop star, spiegando che Diana aveva paura di dormire con lui perchè poteva portare a conseguenze disastrose. Si vociferava che, prima che George Michael facesse coming out, lei fosse già a conoscenza della sua omosessualità.

(panorama.it)
La musica lascia la sua impronta nei geni. I suoni sono in grado di incidere sugli stati d'animo e sulle emozioni delle persone: è una questione di DNA.
Un nuovo studio di imaging genetico ad altissima partecipazione tricolore fornisce la prima prova di un 'fil rouge' che collega questi geni alla musica, evidenziando che gli effetti della musica - e del rumore - sul comportamento affettivo e la fisiologia del cervello sono associati a una funzionalità della dopamina determinata geneticamente. I suoni, spiegano gli autori del lavoro, sono in grado di incidere sugli stati d'animo e sulle emozioni delle persone, probabilmente regolando proprio la dopamina cerebrale, neurotrasmettitore fortemente coinvolto nel comportamento emotivo e nella regolazione dell'umore.

Time – Note dal Passato: Beck
“Alla fine degli anni ’80, quando ho cominciato a suonare country-blues nessuno voleva saperne. Le prime volte che tenuto dei concerti folk, il pubblico si domandava cosa stessi suonando. Il blues per molti era la musica della pubblicità di una birra. Da quel momento abbiamo riscoperto la profondità del blues e del country. Gli anni ’90 sono stati importanti per il revival della musica delle radici”.

“Ascolto di tutto, da Stravinski a Mississippi John Hurt. Non ho mai avuto una visione romantica del country blues. La fatica, la sofferenza, la povertà non stimolano la mia fantasia. Se i musicisti del delta-blues vivessero oggi utilizzerebbero le drum machine, girerebbero in Cadillac, suonerebbero alla House of Blues, con una buona sonorizzazione e un camerino pulito. Non sono un critico né uno storico della musica, sono convinto che per fare il cantante non è necessario soffrire”.

“La parola “rétro” per me non ha significato. Ritengo che artisti come Bessie Smith e John Coltrane siano ancora attualissimi. Le regole musicali dei Beatles, Frank Sinatra, Billie Holiday sono sempre valide. Purtroppo viviamo nell’era del marketing. E’ più facile vendere una compilation intitolata “i grandi successi degli anni ‘60” che un disco “Belle canzoni”, con il meglio di Billie Holiday, T-Rex, Blind Willie Johnson per fare degli esempi”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

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