NOTIZIE

Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

28-02-2017 19:33

Music News di Augusto Sciarra

(bari.repubblica.it)
E' morto Leone di Lernia: dalla Puglia a Milano, la voce trash più amata in radio. Il popolare cantante pugliese aveva 79 anni ed era malato da tempo.
Nato a Trani aveva iniziato la carriera come urlatore con lo pseudonimo Cucciolo Di Lernia. Nel 1968 il suo primo 45 giri: Trenta chili/Andiamo nei cieli. La popolarità era arrivata negli anni Novanta grazie alla partecipazione al programma radiofonico di Radio Monte Carlo “Fausto Terenzi Show”. Alcune sue cover: Ra-ra-ri, ra-ra, pesce fritto e baccalà (Gypsy Woman), Magnando (Bailando), Chille che soffre (Killing Me Softly), Tu sei ignorante (Zombie), Uè paparul maccaron (Pump Up the Jam), Te sì mangiàte la banana (The Rhythm of the Night), Melanzan (Turn Around), Il presidente (Love Is Love), Cumbà Giuàn (All That She Wants), Bevi stu chinotto (Get It On).

(corriere.it)
Morto Leone Di Lernia, la voce di cover grottesche e parodie all'italiana. Il cantante e conduttore radiofonico, re della canzone trash, si è spento martedì a Milano. Aveva 78 anni. Dal 23 febbraio era ricoverato in gravi condizioni.

(ilgiornale.it)
È morto Leone di Lernia
Dissacrante, volgare e caciarone. Era così Leone. Dalle apparizioni pirata a San Siro dietro l'inviato di 90esimo Minuto mentre commentava la partita. Da quelle comparse, Leone arriva al Fausto Terenzi Show di Radio Montecarlo e alle elezioni comunali di Milano. Poi parte la sua collaborazione con Radio 105.

La musica da leggere: Stelvio Cipriani. Anonimo Romano (Stelvio Cipriani, Pino Ammendola, Rosario M. Montesanti)
Autobiografia-confessione dedicata a Stelvio Cipriani, uno dei più importanti compositori di colonne sonore italiani. Cipriani narra la sua storia: gli esordi come pianista nei night club di Roma, la collaborazione con la RCA come pianista selezionatore, il successo con “Anonimo Veneziano”, la prolifica carriera con oltre 300 colonne sonore. Il Maestro non si sofferma solo sugli aspetti tecnici del suo lavoro. Parla anche della famiglia, della sua fede cattolica, della passione per il calcio. Dalle pagine viene fuori il ritratto di un uomo consapevole del suo valore, ma alieno dai facili entusiasmi e smodate vanaglorie. Il libro è ricco di aneddoti, curiosità, personaggi celebri degli anni ’60 e ’70. Un capitolo è dedicato alla nascita di “Anonimo Veneziano” e a come lui sia stato capace di comporre il famoso tema del film in poco meno di due ore, senza aver visto la pellicola.

Parole & Musica: Stelvio Cipriani
“Ho composto la mia prima colonna sonora nel 1966, per il film western “The Bounty Killer” con Tomas Milian. Prima ho studiato ragioneria, poi mi sono cimentato con la musica applicata in Conservatorio. All’epoca ho fatto parte di un complesso, suonando su una nave da crociera americana, che viaggiava tra New York e i Caraibi. Durante quell’esperienza ho approfondito i miei studi jazzistici e  conosciuto un grande del jazz, Dave Brubeck. Tornato in Italia, ho iniziato a suonare nei nightclub insieme a Peppino Di Capri. Nel 1962 ho incontrato Teddy Reno, che mi ha offerto di accompagnare i cantanti del Festival degli Sconosciuti di Ariccia. E’ stato così che sono diventato direttore d’orchestra e pianista personale di Rita Pavone. Nel 1966 ho intrapreso la carriera di compositore di musica per film”.

“Oggi manca una cosa fondamentale: la preparazione. Quando ero l’ultima ruota del carro, davanti a me c’erano nomi del calibro di Nino Rota, Mario Nascimbene, Angelo F. Lavagnino, Armando Trovajoli, Piero Piccioni, Carlo Rustichelli. Eppure mi sono fatto largo, scrivendo Anonimo Veneziano.  Oggi molti giovani compositori pensano solo al denaro. Il ruolo del compositore è considerato meno che meno. Un tempo con i veri editori non si parlava di soldi, loro ascoltavano i temi, si entusiasmavano e poi si discuteva del cachet ritenuto giusto”.

“Nel comporre le musiche del  film “La Polizia Ringrazia” mi sono ispirato a Beethoven. Ho ricreato un’atmosfera greve, che i personaggi richiedevano, ma anche romantica”.

“La musica è una componente importante di un film. Ma a determinarne il successo concorrono diversi fattori: storia, immagine, interpretazione dei protagonisti, colore, direttore della fotografia, montaggio. Se tutto funziona e anche la musica funziona”.

“Negli anni 60, 70 e 80, i registi erano Dino Risi, Lizzani, Monicelli, e altri importanti. I musicisti erano Nino Rota, Morricone, Trovajoli, Piccioni e, modestamente, il sottoscritto. Vi era automaticamente la qualità. Oggi fanno  fiction televisive dove basta un ragazzo col sintetizzatore, si registra la musica a casa, l'appiccicano sotto e va bene uguale, ma per loro”.

“Ho tratto ispirazione dai classici. Per “Anonimo Veneziano” mi sono ispirato a Chopin”.

Time – Note dal Passato: Frank Zappa (Baltimora, 21 dicembre 1940 – Los Angeles, 4 dicembre 1993)
“Gli articoli dei giornalisti di musica rock sono scritti da gente che non sa scrivere, che intervista gente che non sa parlare, per gente che non sa leggere”.

“A volte stavo seduto sedici ore di fila, incollato alla sedia, con una bottiglia di inchiostro indiano, a mettere puntini e tirare righe. Niente avrebbe potuto distrarmi dal tavolo di lavoro. Mi alzavo a bere un caffè o a mangiare, ma per il resto stavo appiccicato alla sedia per settimane, mesi di fila a scrivere musica. Scrivere una partitura musicale e sentirla nella propria testa è una sensazione completamente diversa dall’esperienza d’ascolto ordinaria”.

“Diversi critici hanno affermato che io non produco altro che una forma perversa di teatro politico. Forse una minima parte dei miei testi va in quella direzione, ma il resto sarebbe più giusto definirlo: antropologia amatoriale”.

“Il mio motto è: Qualsiasi cosa, in qualsiasi momento, in qualsiasi luogo, per un motivo qualsiasi”.

“Alcuni scienziati affermano che l'idrogeno è la sostanza basilare dell'universo. Non sono d'accordo. Io dico che c'è molta più stupidità che idrogeno, e che è quella è la vera sostanza dell'Universo”.

“Il corpo umano è una fabbrica chimica. Il mio comportamento e il mio modo di pensare sono il risultato dei prodotti chimici che entrano nel mio corpo: caffè,  sigarette, burro di noccioline. Se pensate che io sia strano e volete essere strani anche voi bevete caffè, fumate sigarette e mangiate burro di noccioline”.

“Non solo il fuoco o il ghiaccio potrebbero porre fine al mondo. Ci sono altre due possibilità: la burocrazia, la nostalgia”.

“L’illusione della libertà continuerà fino a che è vantaggioso che continui. Nel momento in cui la libertà diventerà troppo costosa, tireranno giù la scenografia e il sipario, toglieranno i tavolini e le sedie, e allora potrai finalmente vedere il muro di mattoni in fondo al teatro”.

“Mi preoccupa se un chirurgo e fa uso di cocaina, e magari un giorno opera qualcuno e questo muore. Oppure se è un giudice della Corte Suprema, e si sta approvando una legge che va a incidere sulla vita degli Stati Uniti per i prossimi 200 anni, e lo sta facendo sotto l’influsso di stupefacenti. Le droghe sono dappertutto”.

“La bellezza è una ceretta da bikini e l’attesa che lo smalto delle unghie si asciughi / La bellezza è una matita colorata, scarabocchiata tutt’intorno agli occhi / La bellezza è un paio di scarpe che ti fanno desiderare di morire / La bellezza è una menzogna”.

augusto.sciarra@rai.it

 

Seguici su FacebookTwitter

Guida programmi