NOTIZIE

Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

30-12-2016 15:59

Music News di Augusto Sciarra

(lacittadisalerno.gelocal.it)
Grande musica con Venditti, Clementino e i Tiromancino. A Salerno atteso il pienone per il concerto del cantautore romano.
A Salerno torna in concerto Antonello Venditti dopo 13 anni dalla sua ultima apparizione. Dalle 21. 45 del 31 in piazza Amendola i grandi successi del cantautore romano accompagneranno i grande pubblico in una serata condotta da Claudia Gerini insieme a Maurizio Foderaro.  Ad Amalfi, sabato 31, concerto del rapper Clementino. La città di Agropoli ospiterà i Tiromancino, il 31 in piazza Vittorio Veneto.

(lindro.it)
Bo Diddley, un padre nobile del rock and roll. Il 30 dicembre 1928 nasce Bo Diddley, uno dei padri del rock and roll, la “jungle music” conquista i bianchi
Il 30 dicembre 1928, a McComb, nel Mississippi, nasce Elias Bates, destinato a diventare, con il nome d’arte di Bo Diddley, uno dei padri del rock and roll. Sua madre lo affida a una cugina, insegnante a Chicago, che gli regala un nuovo cognome. Elias Bates diventa Elias McDaniel. Sono i nuovi genitori ad assecondare la sua passione per la musica indirizzandolo allo studio del violino. Il giovane Elias si ritrova a suonare nell’orchestra della chiesa battista Ebenezer. Con lui c’è un altro ragazzo, Leroy Jenkins, che diventerà un grande del jazz e parteciperà all’avventura dell‘Art Ensemble of Chicago.

In quel periodo si esibisce con una chitarra agli angoli della strada per raccogliere qualche soldo. Gli amici cominciano a chiamarlo Bo Diddley. All’inizio degli anni Cinquanta gira per le strade e i locali di Chicago con Billy Boy Arnold. Bo sposta il blues su un altro piano, gli dà un’anima nuova, un ritmo indiavolato che qualcuno  chiamerà rock and roll. Nel 1954 Bo e i suoi amici incidono il provino “Uncle John” e lo portano alla Chess Records. Il brano esce nel febbraio del 1955. Sul retro c’è un “I’m a man”. Il successo di Bo segna l’inizio della febbre del rock’n’roll. I suoi esperimenti con gli effetti della distorsione iniziano più di dieci anni prima di quelli di Jimi Hendrix.

Bo Diddley vive  a lungo in California, prima di trasferirsi nel New Mexico. Si fa eleggere vicesceriffo nella città di Las Lunas, ma non abbandona mai la musica. Nel 1976 pubblica un lavoro celebrativo per la RCA affiancato da un gruppo di stelle: Billy Joel, Roger McGuinn, Joe Cocker e Keith Moon. Alla fine degli anni Settanta si esibisce con i Clash. Muore il 2 giugno 2008 d’infarto nella sua casa di Archer, in Florida.

Time – Note dal Passato: Craig Armstrong
Craig Armstrong Glasgow, 29 aprile 1959) si avvicina alla musica da adolescente, i genitori lo iscrivono alla Royal Academy di Londra. Appresa l’arte della composizione, la conoscenza degli strumenti, approfonditi gli studi classici, va alla ricerca di ispirazioni. Anni ’90: incontra i Massive Attack. A questa collaborazione seguono le contaminazioni con Madonna, U2, Future Sound Of London, Blue Nile, e colonne sonore (“Rome & Juliet”, “Batman Forever”, “Mission Impossible” e molte altre).

“La musica pop negli ultimi anni ha ricercato contaminazioni con la musica classica. Ci sono emozioni, idee, che sono sempre state presenti nella musica popolare. Nel tempo sono state comunicate con  linguaggi diversi. La musica classica è alla base di buona parte della composizioni contemporanee. L’avvicinamento della musica pop e rock ai suoni orchestrali è il frutto di un a progressiva scarnificazione dei linguaggi”.

“Diversi critici di musica classica sostengono che il ritmo sia la cosa deleteria della musica pop. Personalmente non la penso così. Il ritmo nasce dal respiro. Le percussioni sono strumenti ancestrali, mezzi potenti di comunicazione. Io amo la musica classica. Amo vivere il presente, guardando al futuro. Ogni musica e melodia, come ogni elemento dell’universo, si evolve e cambia. Cambiano i modi di trasmettere le emozioni”.

“La musica ha il potere di evocare immagini, emozioni, ricordi. Il suono e la melodia possono acquisire un significato. La nostra mente è piena di ricordi, emozioni, immagini del passato, del futuro, di cose che non sono mai accadute. La musica evoca emozioni che già ci sono e di cui ancora non avevamo preso coscienza”.

“Liriche e musica non sono non sono linguaggi diversi. La voce è suono. Il canto ha un grande potere nel veicolare le emozioni perché si lega in maniera forte a dei suoni e dei significati che abbiamo in mente”.

“I musicisti che ho apprezzato di più sono: Gustav Mahler, Ravel, Steve Reich, Sakamoto. Tra le pop band: Massive Attack, Blue Nails. Adoro le colonne sonore di Morricone e Ortolani”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

 

Seguici su FacebookTwitter

Guida programmi