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Music News di Augusto Sciarra

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06-03-2017 10:34

Music News di Augusto Sciarra

(ansa.it)
A ogni vino la sua musica, nasce il “sound sommelier”. Scarpellini, cerco il miglior abbinamento nel mio database sonoro.
“Il sound sommelier - spiega Scarpellini - parte dal vino, studiandone caratteristiche naturali e organolettiche quali territorio, vitigno/blend, tipicità, invecchiamento e quindi colore, aromi, morbidezza, intensità, persistenza, acidità, tannini, grado alcolico, armonia. Identificati questi componenti, il sound sommelier ricerca nel proprio database sonoro il tipo di musica, il tipo di ritmo, il tipo di struttura e tessitura, il tipo di spettro sonoro come pure la tipicità che si possa abbinare al meglio".

Time – Note dal Passato: Scorpions
“Il segreto della longevità del gruppo sta nella nostra amicizia: Siamo stati capaci di andare avanti facendo ciò che più amiamo: suonare, comporre canzoni”.

“I tedeschi Rattles sono stati tra i gruppi che ci hanno ispirati all’inizio. Erano amici dei Beatles. Si esibivano allo Star Club di Amburgo, lo stesso dove suonavano i futuri Fab Four. Avevano avuto la possibilità di suonare negli Stati Uniti con loro. Per finanziare il tour avevano bisogno di 250 mila marchi. Ma hanno preferito comprare quattro Ford Mustang. E’ stato il più grande sbaglio della loro carriera”.

“Abbiamo capito subito che il web sarebbe stata a nuova frontiera e siamo sempre stati molto attenti a capirne le evoluzioni. Abbiamo circa sei milioni di persone che ci seguono su Facebook, con un’età che va dai tredici ai trentadue anni. “Wind Of Change” ha superato le cento milioni di visualizzazioni su Youtube.”

“Agli inizi degli anni ’70 gruppi come i Can, Amon Duul, e Kraftwerk facevano musica sperimentale. Noi andavamo controcorrente, proponendo rock & roll inglese e americano”.

“Nel 1975 abbiamo tenuto un concerto al Marquee di Londra. Era la prima volta che una giovane band tedesca cantava in inglese sullo stesso palco dove si erano esibite le più grandi stare della storia del rock, come: Jimi Hendrix, Rolling Stones. Volevamo far sapere che in Germania c’era una nuova generazione, distante da quella hitleriana, della Seconda Guerra Mondiale”.

“Negli anni 80 andare in tournée negli Stati Uniti era sempre una grande festa. C’erano groupie, alcol e cocaina ovunque. Noi però non abbiamo mai abusato col sesso e con le droghe. Quella è stata una decade fantastica per l’hard rock. Nel 1983 abbiamo suonato all’US Festival, prima dei Van Halen. E’ stato un successo trionfale. L’anno dopo abbiamo fatto il “tutto esaurito”, per tre sere, al Madison Square Garden di New York”.

“Negli anni ’90 siamo stati a un passo dallo scioglimento. Il classic rock era in crisi. E così abbiamo rivolto la nostra attenzione al mercato asiatico, suonando in Tahilandia e in Malesia. Abbiamo vinto venti dischi di platino per le vendite in quei Paesi”.

augusto.sciarra@rai.it

 

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