NOTIZIE

Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

09-01-2017 18:54

Music News di Augusto Sciarra

(repubblica.it)
U2, il “Joshua Tree Tour 2017” arriverà a Roma. Apre Noel Gallagher. Il 15 luglio la band di Bono Vox suonerà, per un'unica data, allo Stadio Olimpico di Roma. L'ex Oasis sarà il supporter con i suoi High Flying Birds.
The Joshua Tree è stato il primo album degli U2 a raggiungere il primo posto negli Stati Uniti, dominando le classifiche di Regno Unito e Irlanda, e vendendo oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo. Il Joshua Tree Tour 2017 segnerà il ritorno della band sui palchi degli stadi dopo il 360° Tour (2009-2011). La tournée partirà il 12 maggio da Vancouver e farà tappa in alcuni stadi del Nord America e dell'Europa.

(corrieredellosport.it)
U2, ecco The Joshua Tree Tour 2017. Bono e compagni ritornano negli stadi con un tour che partirà il 12 maggio dal Nord America. Roma ospiterà l'unica data italiana, il 15 luglio allo Stadio Olimpico.
A ogni data del concerto sarà possibile ascoltare tutte le canzoni di The Joshua Tree, tra cui le hit With Or Without You, I Still Haven’t Found What I’m Looking For e Where The Streets Have No Name,

Date in Europa
08 luglio Londra, UK Twickenham
12 luglio Berlino, DE Olympic Stadium
15 luglio Roma, IT Olympic Stadium
18 luglio Barcellona, ES Olympic Stadium
22 luglio Dublino, IE Croke Park
25 luglio Parigi, FR Stade de France
29 luglio Amsterdam, NE Amsterdam Arena
01 agosto Bruxelles, BE Stade Roi Baudouin

(ilfattoquotidiano.it)
The Joshua Tree Tour‏, gli U2 a Roma il 15 luglio. Trent’anni e sentirli tutti. Dire “sembra ieri” non ha senso. Perché non sembra ieri. E neanche l’altro ieri. Nel trentennale dell’uscita di The Joshua Tree, l’album della sua consacrazione planetaria, la band è un po’ meno apocalittica (sempre che lo sia mai stata) e decisamente più integrata. Ma anche se Bono, The Edge, Adam e Larry sono più vecchi e meno rivoluzionari di allora, e noi con loro, una celebrazione è una celebrazione.

(rollingstone.it)
Liam vs Noel: "È il leccaculo degli U2”. Dopo la notizia che le date europee del nuovo tour degli U2 saranno aperte da Noel Gallagher e i suoi High Flying Birds, Liam non ha perso tempo, affidando a Twitter tutto il suo sdegno.
Liam: “Noto che tutto quel leccaculismo sta iniziando a dare i suoi frutti. Senza vergogna”.

Parole & Musica: U2
“Sul palco bisogna essere immediati, diretti. Si hanno due ore circa per coinvolgere la gente. I dischi sono invece destinati a situazioni diverse: automobili, salotti di casa, discoteche, ambienti più intimi di un concerto. Per questo disseminiamo delle esche nelle nostre canzoni, in grado di ammaliare l’ascoltatore”.

“U2 è una lenta seduzione, destinata a far parte della vita di chi ci ascolta. Il pubblico ai nostri concerti applaude le canzoni, e attraverso esse le proprie vite”.

“Il rock & roll diventa esaltante quando morde il sedere alle classifiche pop. E’ successo con i Beatles, Rolling Stones, Clash, Oasis, Radiohead, Nirvana e tantissimi altri”.

Time – Note dal Passato: Mick Fleetwood (batteria, Fleetwood Mac)
“Ho incontrato il chitarrista Peter Green prima di formare i Fleetwood Mac. Nel 1966 facevano parte degli Shotgun Express. Con noi c’era anche Rod Stewart. Nel repertorio avevamo brani di Booker T, Sam Cooke, Sam & Dave, Jr. Walker. Dopo due anni, Green si è unito a John Mayall e Stewart al Jeff Beck Group”.

“Ho percepito per la prima volta la magia di Peter Green alla chitarra durante una jam con Zoot Mooney. La gente che stava ballando si è fermata per ascoltare. Era un talento straordinario”.

“E’ stata di Peter Green l’idea di formare i Fleetwood Mac. Confesso che non mi sentivo preparato. Si era appena conclusa la mia esperienza con i Bluesbreakers di John Mayall a causa dei mie problemi con l’alcool. Green voleva suonare del blues. In quel periodo la scena musicale inglese era dominata dai Cream e dal Jeff Beck Group. I Beatles avevano pubblicato il loro capolavoro Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band”.

“I Fleetwood Mac hanno esordito dal vivo nel 1968. Abbiamo suonato a Los Angeles insieme a The Who, Pacific Gas And Electric e Arthur Brown. A San Francisco abbiamo conosciuto Jerry Garcia e Phil Lesh dei Grateful Dead, che erano nostri fan. Abbiamo tenuto un concerto al Fillmore West con Janis Joplin. Ricordo una fantastica jam di Peter Green e Jimi Hendrix”.

“Il nostro sound era influenzato da Howlin’ Wolf, Jimmy Reed, B.B. King. Dopo l’album “Blues Jam In Chicago”, Peter Green ha sperimentato nuove sonorità componendo: “Oh Well”, “The Green Manalishi”, “Man In The Wolrd”. I Beatles si sono innamorati della nostra canzone “Albatross” e, in omaggio a Peter” hanno inciso Here Comes The Sun”.

“Sono state diverse le cause che hanno portato allo scioglimento della prima formazione dei Fleetwood Mac. Il chitarrista Jeremy Spencer se ne è andato per unirsi ai Bambini di Dio. Peter, invece, è sprofondato nella depressione, aggravata dall’uso di LSD”.

“Rimpiango l’innocenza che c’era in noi quando eravamo giovani. Ci interessava solo suonare. A volte mi manca quell’atmosfera magica che ci circondava. Il mondo della musica è cambiato, il business ha preso il sopravvento”.

augusto.sciarra@rai.it

 

 

 

 

 

Seguici su FacebookTwitter

Guida programmi