NOTIZIE

Music News di Augusto Sciarra

Speciale Sanremo 2017

11-02-2017 15:30

Music News di Augusto Sciarra

(lastampa.it)
Sanremo, quasi dieci milioni alla tv per vedere i big eliminati. Stasera la finalissima: Zucchero duetta (virtualmente) con Pavarotti su “Miserere”.
Quasi dieci milioni alla tv per la quarta serata del Festival, con uno share del 47,1%. Carlo e Maria confermano che l'”inciucio” dà ottimi risultati. Il compito di aprire la finalissima tocca a Zucchero. Canterà “Ci si arrende”, “Partigiano Reggiano” in una versione più lunga e sarà protagonista di un duetto virtuale con Luciano Pavarotti.  Sul palco anche Alvaro Soler, che farà un mix delle sue hit. Poi le protagoniste della fiction di Raiuno C'era una volta Studio Uno. Spazio anche per l'alta cucina con lo chef Carlo Cracco.  Paolo Vallesi e Amara canteranno Pace, canzone non in gara dedicata agli italiani impegnati nelle missioni di pace. Oltre al consueto appuntamento con Maurizio Crozza, la comicità sarà affidata a Enrico Montesano e Geppi Cucciari. Durante la finale verrà consegnato un premio alla carriera a Rita Pavone. 

(spettacoliecultura.ilmessaggero.it)
Sanremo, per la quarta puntata share al 47%
Sono stati 9 milioni 887 mila, pari al 47% di share, gli spettatori che hanno seguito ieri la quarta serata di Sanremo. La prima parte della quarta serata del festival (dalle 21.13 alle 23.53) ha avuto un ascolto di 11 milioni 674 mila spettatori, pari al 45.7%; la seconda (dalle 23.57 all'1.17) ha ottenuto 6 milioni 177 mila pari al 53.2%.

(ilgiornale.it)
Virginia e Marica, la coppia che ha stregato il Festival. Originale la Raffaele-Sandra Milo, incantevole la modella Pellegrinelli. Primi verdetti: tra i giovani vince Lele.

(corriere.it)
Festival di Sanremo 2017. Dal circo di Virginia-Milo (5) al flop di Albano (4). Il top è la signora Ramazzotti (7,5): i nostri voti alla quarta serata.

Virginia Raffaele voto: 5
Porta in scena Sandra Milo con il suo mascherone di botox e le sue labbra a canotto. Il registro è quello delle allusioni sessuali. Si ride sotto la soglia sindacale.

Maurizio Crozza voto: 6,5

Marica Pellegrinelli voto: 7,5
Fa la modella, sfila sul palco con tre cambi d’abito che fanno dire “ciaon” a Maria De Filippi. Davanti a una bella così non ci vuole stare.

Fiorella Mannoia voto: 7
“Che sia benedetta” è la più trasmessa delle sanremesi. Su YouTube, è la più cliccata.

Sergio Sylvestre voto: 6
Sul palco non ha trovato il canale per far uscire tutta quell’emotività che traspare quando lo si incontra di persona.

Ermal Meta voto: 8
Ermal diventa pericoloso per tutti. La forza del messaggio di “Vietato morire” può fare il resto.

Francesco Gabbani voto: 8
“Occidentali’s Karma” gioca con la leggerezza e il disimpegno dell’aspirante tormentone.

Marco Masini voto: 6
Ha avuto il coraggio di cambiare e prendere la strada dell’elettronica. Il racconto autobiografico di “Spostato di un secondo” resta uno dei testi più interessanti.

Michele Bravi voto: 6,5
“Il diario degli errori” è una ballad che cresce ad ogni ascolto.

Samuel voto: 7,5
Elettropop che non dimentica il passato subsonico.

Albano voto: 4
Forse non è stata una buona idea lanciarsi in un Festival a 73 anni e dopo un doppio infarto.

Michele Zarrillo voto: 4

Giorgio Moroder voto: 7
Un rarissimo caso di musicista italiano da export di cui andare fieri (ogni riferimento al Volo è voluto).

Antonella Clerici voto: 6
Sei politico. La sua passerella dura l’attimo di un ricordo.

(gds.it)
Piomba al Festival la bellezza di Marica Pellegrinelli, Maria fa "ciaone" e va via
Marica Pellegrinelli strega l'Ariston. La signora Ramazzotti racconta a Carlo Conti di aver accantonato la sua carriera per seguire il marito.

(corriere.it)
Festival di Sanremo 2017. “Nessuno scandalo, sono qui come moglie di Eros”. La modella, 28 anni, è sposata dal 2014 con il cantante, da cui ha avuto due figli: “Se il figlio di un dentista segue le orme del padre nessuno ha nulla da ridire”.
“Sono qui perché sono la moglie di Eros. E sono orgogliosa di esserlo. Se il figlio di un dentista segue le orme del padre nessuno ha nulla da ridire. Sono qui per Eros, ma ho anche una bella presenza, ho studiato recitazione, lavoro nel mondo dello spettacolo. E per questo ho conosciuto mio marito”.

“E’ successo all’Arena di Verona. Era il 16 giugno 2009. Dovevo consegnargli un premio. Non ci sarei voluta andare perché era una partecipazione gratuita e vivevo a Monaco. Mi convinse il fatto che a vestirmi sarebbero stati Dolce & Gabbana. Dopo la serata recuperò il mio numero e mi corteggiò con insistenza”.

“Non è facile essere la moglie di un personaggio così. Quando è in tour in giro per il mondo lo seguo con i bimbi. Quando è in Europa invece si organizza lui per poter tornare a casa ogni 2-3 giorni”.

“Sono una mamma molto protettiva: i pannolini li cambio io. Voglio veder crescere i miei figli”.

“Mamma aveva sempre la radio accesa e papà collezionava dischi. Ho un vissuto di Sanremo più musicale che visivo. Adesso per ovvie ragioni vivo periodi in simbiosi con autori e musicisti. Sanremo è una magia di cui inizio a sentir parlare a novembre. Sono una fan di Sanremo e non sopporto chi lo critica a prescindere. Ci si lamenta se è sempre uguale. Se cambia si vuole tornare indietro”.

Parole & Musica: Marica Pellegrinelli
“Il mio sogno era fare l’attrice. Lavoro come modella da quando avevo 12 anni. All’inizio, ho avuto qualche problema con la mia quarta di reggiseno. Eranouna seccatura i viaggi in treno, gli sguardi addosso, tutti i giorni da Bergamo a Milano per i casting. E’ un lavoro che mi piace sotto tanti aspetti. Quando mi sono innamorata di mio marito, ho tirato il freno a mano. Non volevo sfruttare la sua popolarità per finire sulle copertine. Sono andata a lavorare all’estero e ho accantonato l’idea del cinema. Ho recitato in alcuni film: La cena per farli conoscere di Pupi Avati, Somewhere di Sofia Coppola, La versione di Barney di R. J. Lewis, la serie televisiva Don Matteo 7. Come modella riesco meglio a conciliare vita professionale, di coppia e famiglia. Negli ultimi anni anni ho accettato contratti che mi permettevano di stare dove Eros lavorava in quel momento: Parigi, New York, Los Angeles, Berlino, Sydney”.

“Ascolto tanta musica. In luna di miele, Eros ed io siamo andati a Berlino perché c’erano i Rolling Stones in concerto. Eravamo seduti vicino agli Aerosmith, non ci potevo credere. Poi siamo finiti in Brasile a vedere la finale dei Mondiali di calcio”.

(corrierecomunicazioni.it)
Sanremo 2017, Watson: "Mannoia vincerà il Festival". Per il sistema di intelligenza artificiale di Ibm il secondo posto andrà a Michele Bravi. Terzo posto a pari merito a Elodia e Fabrizio Moro. 58mila i dati analizzati.
Tra le canzoni più belle troviamo quelle di Elodie, Mannoia e Comello. L’artista più discusso è Bravi. Emerge un dato: le donne commentano più degli uomini, concentrandosi principalmente su Bravi, Comello e Mannoia. L’universo maschile si esprime meno e lo fa attraverso giudizi più generali, senza focalizzarsi su aspetti o artisti specifici.

(lanotiziagiornale.it)
Al Festival di Sanremo è scattato la corsa al pronostico per il vincitore. Intanto Carlo Conti pensa al dopo… Festival.
Stando a quanto dicono i bookmakers, a vincere Sanremo 2017 sarà Fiorella Mannoia con il brano “Che sia benedetta”. La cantante romana è la più quotata (1,80 è la quota data dai ricevitori), seguita da Elodie (9,00). Altri cantanti che hanno convinto il pubblico: Fabrizio Moro, Michele Bravi. Lodovica Comello, con 6 milioni di follower, è l’artista più “social” di Sanremo 2017, ma sfavorita dai bookmakers per la vittoria del Festival. E’ piazzata a 20,00 sui siti di scommesse. Samuel dei Subsonica, Alessio Bernabei, Clementino, Paola Turci sono i meno quotati alla vittoria di Sanremo 2017.

(lastampa.it)
Carlo Conti: “E ora basta Ariston la vita è anche altrove”. Il conduttore conferma: “Questo è il mio ultimo Sanremo. Non stupitevi ma devo occuparmi dello Zecchino d’Oro”.
“Leggo i giornali per informarmi su quello che succede in Italia e nel mondo. Ma non leggo quello che riguarda la televisione. Ci sto già tanto, in tv, penso di sapere quello che devo sapere. Non è per snobismo, ma sono a posto così”.

“In questi giorni mi sembra di stare nel film Ricomincio da capo, quello dove Bill Murray deve rivivere lo stesso giorno, il giorno della marmotta, all’infinito. Per fortuna io a un certo punto smetto”.

“Devo fare il direttore artistico dello Zecchino d’Oro che compie 60 anni. Non c’è niente da stupirsi, sono lietissimo”.

“La paternità mi ha ricordato le priorità, mi ha allontanato ancora di più dalla maniacalità del lavoro. Il lavoro c’è, è importante, è fondamentale, va rispettato e svolto al meglio delle proprie possibilità e sempre con professionalità. Essere sereni non vuol dire lavorare alla carlona. Ma il bambino mi ha ricordato, e confermato, che la vita è altrove”.

“E’ bellissimo dare divertimento, infondere un po’ di allegria nelle persone. Dopo questi tre festival son contento di aver fatto una piccola cosa straordinaria”.

“Maria era la persona giusta per realizzare un Festival diverso, pieno di racconti di vita, presentati da entrambi, ognuno con il suo stile, che abbiamo mantenuto. Siamo due professionisti che, a questo punto della carriera, non devono più dimostrare niente a nessuno”.

Parole & Musica: Rita Pavone
“In 50 anni di carriera ho vissuto tante esperienze sia professionali che umane, ho imparato a gestire sia gli alti che i  bassi della vita, ho visto mezzo mondo, letto moltissimi libri, accresciuto la mia curiosità e la mia voglia di fare sempre qualcosa di nuovo. Il desiderio di mettermi sempre in gioco fa parte del mio carattere. Ho acquisito maggiore consapevolezza di me stessa, dei miei limiti, come delle mie qualità. Ho imparato a  gestire in prima persona la mia carriera, la vita di moglie, madre e donna”.

“La gente vuole ricordare gli anni ’60, e io con loro. Io voglio raccontare anche la Rita di oggi. Oggi uno che va a vedere Tom Jones vuole sentire Delihah, ma vuole anche scoprire come è Tom Jones oggi. Io potrei fare solo la Pappa al pomodoro e pezzi così, e vincerei, ma sarebbe un vincere facile, poco rispettoso del pubblico”.

“Sono cresciuta ascoltando i dischi americani che un amico marinaio portava a mio padre. Erano gli anni di “Buongiorno tristezza” di Claudio Villa. A 12 anni, avevo il rock addosso. Mi piacevano lo swing, il jazz, i grandi artisti americani come Bobby Darin, Burt Bacharach, Fats Domino, Gene Vincent, Tony Bennett”.

“Il mio rapporto con i fan e straordinario. Hanno sempre creduto in me, mi hanno sostenuta e spronata a ritornare sulle scene. E’ un affetto che sento di dover contraccambiare sempre”.

“I social e Internet consentono di dialogare, di confrontarsi, di condividere  esperienze anche a migliaia di chilometri di distanza. La  loro immediatezza è un innegabile  plus valore. Trovo, però, terribile che l’anonimato venga sfruttato alle volte per scatenare polemiche o insulti e aggressioni verbali”.

“Uno dei momenti più importanti della mia carriera è stata sicuramente la vittoria al  Festival degli Sconosciuti di Ariccia nel 1962, che mi ha dato la possibilità di registrare il mio primo 45 giri: “La partita di pallone”, e di conoscere Teddy Reno. Nel 1963 ho inciso “Cuore”, la canzone che amo di più di tutto il mio repertorio. Molto importanti sono stati gli show televisivi degli anni ‘60, che condotto insieme a Gianni Morandi, Raimondo Vianello, Gino Bramieri, le gemelle Kessler, Mina, e lo sceneggiato televisivo “Il Giornalino di Gianburrasca”, con le musiche di Nino Rota arrangiate da Luis Bacalov e i testi e la regia di Lina Wertmuller. Ma anche il cinema, con Giancarlo Giannini, con Totò, con Giulietta Masina. Il teatro: nel 1995, “La dodicesima notte”, diretta da Franco Branciaroli; nel 1996  “La Strada“ di Fellini con la regia di Filippo Crivelli.  Poi, le tournée, i viaggi di promozione all’estero a cominciare dagli Stati Uniti, negli anni ’60, dove ho avuto l’onore di essere ospite per ben cinque volte dell’Ed Sullivan Show”.

“Ho partecipato a Sanremo solo tre volte : nel ’69 , nel ’70 e nel ’72 . Nel 1975 ero ospite d’onore insieme ad  Erminio Macario, a seguito del grande successo della commedia musicale “Due sul pianerottolo“. Poi, nel 2005, ho duettato con Toto Cutugno”.

“I talent sono un’ottima occasione per i giovani. Hanno rivelato interpreti interessanti come: Alessandra Amoroso, Emma, Marco Mengoni. Temo solo che la fama e la notorietà immediata che regalano, la facilità di immagine che garantiscono possano finire bloccare la crescita della personalità e del carattere di questi giovani. Un consiglio a questi ragazzi: far valere sempre la propria personalità, la creatività artistica”.

“Negli anni 60 sono diventata un piccolo simbolo per le donne. L' ho capito quando Umberto Eco si occupato di me nel libro Apocalittici e integrati. Mi ha definito una lolita diversa che cantava canzoni d'amore con freschezza. Negli anni 60 sposare un uomo più grande di 20 anni è stato un colpo, oggi fa sorridere. Sono sempre stata spontanea in tutto ciò che ho fatto”.

“Nel 2006 mi sono ritirata perché non mi divertivo più. Avevo lavorato con i più grandi: Nino Rota, Burt Bacharach, Ennio Morricone. Sono andata a vivere a Maiorca. E’ stato Renato Zero a farmi cambiare idea. Nel 2009 festeggiava i suoi 60 anni, e mi ha ospitata nel suo show”.

augusto.sciarra@rai.it

 

Seguici su FacebookTwitter

Guida programmi