(ilfattoquotidiano.it)
Roger Waters: “Se ci sarà posto per me nella storia? Non me ne frega niente”. A venticinque anni dal precedente album di inediti, il creatore di The Wall torna con Is This The Life We Really Want?.
“Siamo ancora legati all’idea che possiamo raggiungere lo scopo solo con la guerra. È stato evidente negli ultimi 25 anni, e forse già alla fine della seconda guerra mondiale, che nessuna guerra ha mai portato risultati. Eppure, per noi, è difficile accettare questa idea. Il 14 febbraio 2003, 20 milioni di persone in tutto il mondo sono scese in piazza a manifestare per cercare di convincere i nostri governi a non invadere l’Iraq. Ma a quanto pare la lezione non è stata imparata”.

“Aver fatto parte di un gruppo pop chiamato Pink Floyd non ha importanza. Se non avessi fatto parte di una band così famosa, forse ci sarebbe meno interesse per ciò che faccio ora”.

Bob Ezrin ha detto: “Roger è un grande artista, un ossessivo totale e il sogno di ogni psichiatra”. Oggi i suoi dischi non sono certo più sereni. “Se si parla di quando abbiamo fatto insieme The Wall, sono decisamente più felice rispetto ad allora. Ora comprendo molte più cose. Sono diventato meno narcisistico, meno concentrato su me stesso e meno autobiografico. E mi interesso di più ai muri in generale, al modo in cui trattiamo gli altri”.

Suo padre Eric Fletcher Waters, caduto il 18 febbraio 1944 a pochi chilometri da Anzio, c’è in ogni sua opera. “Ho sempre pensato di dover essere alla sua altezza. Era un uomo coraggioso, non solo perché era obiettore di coscienza nel 1939 e si rifiutò di arruolarsi nell’esercito. Poi cambiò idea quando capì che il suo credo politico prevaleva sulla sua fede cristiana e decise che doveva combattere contro i nazisti durante la seconda guerra mondiale. È stata una figura eroica del mio passato e significa ancora tantissimo per me, il ricordo che ho di lui”.

Syd Barrett e Richard Wright. “C’erano delle tensioni, ma non con Syd. Lui è andato fuori di testa. Rick e io avevamo delle divergenze quando era ancora nel gruppo, però abbiamo anche fatto della gran bella musica insieme. L’ho sempre rispettato come musicista. Abbiamo vissuto un periodo brevissimo”.

Time – Note dal Passato: Roger Waters (voce, basso; Pink Floyd)
“Tanti muri dividono ancora il mondo, nord e il sud del pianeta, ricchi e i poveri, chi perseguita e chi soffre, chi ha le chiavi del progresso e chi è condannato a vivere nell'ignoranza. Proviamo ad abbatterli anche con la musica”.

“I Pink Floyd erano la combinazione di quattro talenti diversi. Tutto è andato bene fino a “Dark Side Of The Moon”. Poi purtroppo i rapporti non sono stati più gli stessi. Dopo il “Live 8” saremmo potuti tornare insieme per un tour, ma David Gilmour non ne ha voluto sapere. Nick Mason ed io siamo buoni amici e ci vediamo”.

“Mi piacerebbe essere ricordato come uno che ha espresso la sua verità ed è stato sempre fedele ad essa. Non mi sono lasciato sviare dal successo e dalle mode. Negli ultimi vent’anni ho affrontato i temi che più mi stavano a cuore”.

“Amo suonare dal vivo. Ma dopo ogni concerto desidero solo un buon bicchiere di vino rosso e andare a dormire. Mi piacerebbe intrattenermi con i musicisti e gli amici, ma non posso affaticare la mia voce”.

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