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Music News di Augusto Sciarra

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29-05-2017 19:54

Music News di Augusto Sciarra

(repubblica.it)
Noel Gallagher, cinquant'anni di rock'n'roll. Raggiunge il traguardo del mezzo secolo il musicista degli Oasis, oggi solista. In attesa di vederlo in Italia con gli U2, la sua Manchester ha scelto 'Don't Look Back in Anger' per la commemorazione della tragedia del 22 maggio.
Sarà Noel ad aprire molti concerti europei degli U2, compresi i due italiani: il 15 e il 16 luglio allo Stadio Olimpico di Roma. Lui ha scritto Don’t Look Back in Anger, brano scelto durante una commemorazione per i morti dell’attentato a Manchester alla fine del concerto di Ariana Grande il 22 maggio. “È incredibile pensare che più generazioni abbiano attribuito un’importanza tale a quella canzone.” - ha detto Noel - Quella canzone è diventata una specie di inno. A volte quando la suono dal vivo penso che basterebbe che suonassi il primo accordo, poi potrei andarmene e nessuno se ne accorgerebbe. La gente serra gli occhi e piange. È incredibile”.

Time – Note dal Passato: New York Dolls
Quando si parla di punk Americano si fa sempre riferimento a Iggy Pop & Sttoges, MC5 e New York Dolls. Noi, Iggy e gli MC5 suonavamo rock & roll di strada. Ci esibivamo negli stessi club: CBGB’s, Max’s Kansas City, Mercer Arts Center. Eravamo amici dei Ramones, Talking Heads, Patti Smith”.

“L’immagine era uno dei punti di forza dei New York Dolls. Il look trasgressivo, estremo, “scioccante2 era frutto di una combinazione di stili. Venivamo da un quartiere multietnico di New York, dove c’era una contaminazione totale: razze, immigrati, stili di vita, scuole di pensiero. I New York Dolls erano figli di quella contaminazione, lo specchio della New York “diversa” di quel momento. Le differenze sociali e politiche trovavano uno sfogo anche nel look dei giovani. Quella era l’America di Nixon, del Vietnam, dei cortei. Ci sentivamo coinvolti dagli eventi e prendevamo posizione. Ma allo stesso tempo eravamo degli artisti che avevano soprattutto voglia di suonare. Indossavamo abiti usati comprati nei negozi italiani, polacchi, sudamericani, africani e portoricani. Quando siamo passati dalla strada al palcoscenico abbiamo accentuato l’aspetto visuale”.

“Anche Malcolm McLaren, ideatore dei Sex Pistols, ha cercato di lavorare sulla nostra immagine. La verità è che non era altro che un abile commerciante, proprietario di un negozio di abbigliamento. Era represso, irrequieto. Gli piaceva essere nel grande circo del rock & roll, al centro dell’attenzione. Su di noi ha sperimentato molto poco”.

“La parola “rock” non dice molto da sola. Se si aggiunge “roll” cambia tutto. Rock & Roll è perfetta”.

augusto.sciarraò@rai.it

 

 

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