Ma Bianca No…

 di Maria Cristina Zoppa
 

Nel presentare i nuovi canali di Radio Rai abbiamo più volte affermato che la Musica è Radio. Nel caso del Premio D’Aponte la Musica è Vita, “Life e Live” nello stesso tempo. 

Quando si parla di Bianca, del suo volo nell’aldilà a soli 23 anni alla vigilia della pubblicazione del suo primo sospirato e amato cd, spesso negli occhi dell’interlocutore si percepisce sgomento e anche paura per quella vita che effettivamente può lasciarci in un soffio durante un caldo pomeriggio d’estate. 
Fatta salva la rabbia e il dolore che sono sempre lì, parlare di BIANCA e del Premio d’Aponte non vuol dire avere paura di quello che non c’è più e della morte ma MOLTIPLICARE per TRE L’AMORE PER LA VITA: per la Musica, per l’Amore stesso e per la Vita stessa in tutte le sue sfaccettature, raccontata nel sociale e nel politico, come poteva raccontarla una “donna colorata” di 23 anni.
Ecco, il Premio d’Aponte è un grande Disegno. Molti di noi (produttori, musicisti, autori, arrangiatori, esperti musicali) che frequentano ormai da anni il premio non hanno mai incontrato Bianca ma ne sposano la Forza, la Testardaggine, la Generosità di sbagliare e ammetterlo, di perdonare e dimenticare. Tutto attraverso la sua Musica che genera altra Nuova Musica. 
Questo racconto continua sulle labbra di Gaetano e Giovanna, i genitori di Bianca, che fanno camminare il Premio (nel vero senso del termine perché c’è tanto lavoro e fatica dietro) insieme al Direttore Artistico Fausto Mesolella, e che trasmettono questa Energia e Determinazione alle Dieci Finaliste (tutte donne ovviamente) che arrivano ad Aversa ormai da 11 anni per avere la possibilità di incontrare addetti ai lavori e vincere un contributo che possa segnare l’inizio o la ripartenza di un percorso artistico forte e vero.  
Bianca ci stupisce ogni anno anche attraverso la Cover che la Madrina interpreta scegliendo un brano del suo repertorio. Quest’anno “Donna Ginevra Di Marco”, in una delle esibizioni più belle di tutte le edizioni, passando per “Canzone arrabbiata” di Nino Rota e “Amandoti” dei CCCP ,arriva a “Mary”, cantata sul palco del Teatro Cimarosa di Aversa, con un sorriso, un calore, un dolore che racconta di questa amicizia perduta e poi riconquistata ma soprattutto con una fresca voce modulata per stare di nuovo vicino a Bianca, con l’umiltà di chi abbraccia chi non ha mai incontrato ma solo veduto. Anche il colore arancione della gonna indossata da Ginevra contribuiva a colorare la storia di Mary e Bianca. 

Si ringraziano Roberto Molteni e Roberta Cacciapuoti per le foto (per gentile concessione)



Il Premio Bianca D’Aponte (lo dice il nome) è la somma di tanti colori, anche quelli più brutti e cupi, che ognuno porta dentro di sé e che ogni anno diventano Musica. Potrete ascoltare tutto ciò su Radio7 Live a partire dal 29 ottobre, sperando che ognuno di voi possa poi fare quest’esperienza anche dal vivo per le prossime edizioni. 
Della Vincitrice, del Premio D’Aponte International, degli ospiti generosi e fantasiosi sentirete le tracce in queste quattro serate. A me il compito con questo omaggio di restituire un piccolo affresco del Premio più prezioso che possa esserci oggi in questa Italia in cui spesso si vive distrattamente e con immotivato pessimismo. Ecco non è sempre così. Anzi. Si tenta di farci vedere tutto Nero. Ma Bianca no!