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Music News di Augusto Sciarra

Notizie dall’Italia e dal Mondo

29-03-2017 16:14

Music News di Augusto Sciarra

(repubblica.it)
Bob Dylan riceverà il Nobel a Stoccolma. L'artista è atteso in Svezia per tre concerti: la consegna ufficiale prevista per il fine settimana.
L'annuncio arriva dall'Accademia svedese e mette fine alla lunga polemica scatenata dalla rinuncia dell'artista a partecipare alla cerimonia dello scorso dicembre. "L'Accademia svedese e Bob Dylan hanno concordato di incontrarsi durante il weekend", ha scritto la segretaria dell'Accademia Sara Danius, aggiungendo che "la cerimonia avverrà con il comitato ristretto e nell'intimità, nessun media sarà presente”.

(lastampa.it)
Bob Dylan cambia idea: nel weekend riceverà il Nobel per la Letteratura a StoccolmBob Dylan ritirerà la medaglia e il diploma del Premio Nobel per la Letteratura sabato o domenica a Stoccolma. Ad annunciarlo è stata la segretaria dell’Accademia svedese, Sara Danius: “L’Accademia svedese e Bob Dylan hanno convenuto di incontrarsi questo fine settimana» a Stoccolma, dove il cantante americano deve tenere un concerto. La cosa si farà in cerchia ristretta e non ci saranno rappresentanti dei media”. 

(gqitalia.it)
Bob Dylan, Lou Reed e i primi grandi archivi della canzone d’autore. La storia della musica e dei suoi artisti, come musicisti e come uomini, passa anche attraverso gli archivi e presto saranno aperti a tutti gli studiosi del mondo quelli di due maestri contemporanei.
Composto da più di 6.000 articoli che coprono quasi 60 anni di vita e di arte del cantautore, The Bob Dylan Archive (situato presso il Tulsa Brady Arts District, frutto della collaborazione tra l’Università di Tulsa in Oklahoma e della George Kaiser Family Foundation) comprende decenni di manoscritti mai visti prima, appunti e lettere, film, video, fotografie e opere d’arte, cimeli vari, documenti ed effetti personali, registrazioni in studio e inedite di live, strumenti musicali, 50 ore di riprese da due importanti progetti cinematografici di Dylan del 1960: il documentario Dont Look Back (1967) di D.A. Pennebaker, Eat the Document (1966/71) il primo tentativo alla regia del cantautore.

Laurie Anderson, vedova di Lou Reed, quando si è trovata di fronte più di 600 ore tra demo, concerti e letture di poesie, ha pensato che sarebbe stato meglio affidare l’archivio del marito a degli esperti. Lo scorso 2 marzo, la New York Library ha annunciato l’acquisizione del Lou Reed Archive. I materiali verranno resi disponibili nella Biblioteca per le Arti dello Spettacolo, al Lincoln Center. Tra i mirabilia di proprietà del musicista ci sono: nastri di Pale Blue Eyes, carte del direttore d’orchestra Arturo Toscanini, una ciocca di capelli del compositore Ludwig van Beethoven, la corrispondenza con Martin Scorsese nel 1993 per un progetto di film, le lettere con Vaclav Havel drammaturgo e Presidente della Repubblica Ceca. Il cuore dell’archivio è senza la collezione audio: circa 3.600 registrazioni audio e 1.300 video.

La musica da leggere: Bob Dylan – 99 motivi per riscoprirlo assieme a tuo figlio (Jordi Sierra I Fabra)
Questo volumetto affronta il personaggio-Bob Dylan in modo comprensibile anche per i più giovani. L’autore ripercorre la vita del folk singer: dalla relazione con Suze Rotolo a New York, al Premio Nobel. 99 istantanee scritte come se si parlasse di un vecchio amico, con esattezza di dati e competenza musicale.

(iltirreno.gelocal.it)
Tutto inizia dal momento in cui Robert Allen Zimmerman, il nome all’anagrafe di Bob Dylan, viene alla luce nella città di Duluth, capoluogo della Contea di St. Louis nel Minnesota, figlio di commercianti ebrei di ferramenta. In una completezza assoluta di informazioni, tutta l’evoluzione artistica e personale del “genio fatto e finito”, fino al rullo di tamburi dell’Accademia svedese che gli attribuisce il Nobel per la Letteratura “per aver creato nuove espressioni poetiche all’interno della tradizione della canzone americana”.

In mezzo il viaggio zigzaga tra le relazioni familiari di Dylan, con le donne, il suo rapporto col mondo studentesco, l’irresistibile profumo dei soldi, la politica, l’impegno, le tappe del percorso artistico, l’arrivo a New York al Greenwich Village con l’incontro con Woodie Guthrie e la registrazione del primo album, gli ultimi LP, i mille riconoscimenti, l’autobiografia Chronicles, il documentario No Direction Home.

(youkid.it)
Jordi Sierra I Fabra, direttore e fondatore di alcune tra le principali riviste musicali spagnole (“El Gran Musical”, “Disco Exprés”, “Popular 1”, “Top Magazine”), ricorda nel Prologo il giorno in cui ascoltò per la prima volta, sulle frequenze di Radio Luxembourg, Like a Rolling Stone e sentì che qualcosa gli stava accadendo, da qui una grande passione da quel momento mai più spenta.

(milanoperibambini.it)
Novantanove frammenti, novantanove sfaccettature, novantanove punti essenziali dell’universo dylaniano da condividere con i propri ragazzi per spiegare chi è quel grande e rivoluzionario cantautore insignito del premio Nobel.

Parole & Musica: Bob Dylan
“E’ stato John Hammond a scoprirmi. Ho iniziato ad incidere dischi nel 1947. Ma la mia prima registrazione risale al 1935”.

“Vengo dal Minnesota. Me ne sono andato perché volevo scoprire il mondo. Sapevo che doveva esserci qualcosa di più dei film di Walt Disney. Non ho mai considerato il denaro come qualcosa di veramente importante. Se fossi nato e cresciuto a New York o a Kansas City, le cose per me sarebbero state probabilmente diverse. Hibbing, nel Minnesota, non era il posto giusto. L'unica cosa che si poteva fare era il minatore. Lasciare la mia città non è stato difficile, sarebbe stato molto più difficile rimanere. Non volevo morire laggiù”.

“Protesta è una parola da parco dei divertimenti. Le canzoni con un messaggio sono un bidone. Soltanto i redattori dei giornalini scolastici e le ragazzine sotto i quattordici anni possono sprecarci il loro tempo”.

“Ho visto Buddy Holly a Duluth, poco prima che morisse. Era un grande. Non dimenticherò mai la sua immagine sul palco. All’epoca ascoltavo alla radio le canzoni di Muddy Waters, John Lee Hooker, Jimmy Reed e Howlin' Wolf”.

“Amavo vedere Miles Davis nei club dove suonava. Voltava le spalle al pubblico, posava la sua tromba, scendeva dal palco, e lasciava la band da sola a suonare. Poi ritornava e suonava un po' di note nel finale. Ho provato a farlo anche io in qualche show”.

“Non c’è un cantante migliore di Paul McCartney. E’ in grado di fare tutto. Ha il dono innato della melodia, del ritmo. Sa suonare qualsiasi strumento. A Paul viene tutto molto facile".

“Ho iniziato a scrivere poesie a 18 anni. In quel periodo ho scoperto Ginsberg, Gary Snyder, Phillip Whalen, Frank O'Hara. Poi sono passato agli autori francesi, come Rimbaud e Francois Villon. E ho cominciato a comporre delle melodie per quei testi”.

"La bomba atomica ha cambiato la società. Ha dimostrato che erano possibili uccisioni indiscriminate di massa. Artisti come Jerry Lee Lewis, Carl Perkins, Buddy Holly, Elvis Presley, Gene Vincent, Eddie Cochran sono stati influenzati dall’atomica. Erano veloci. Le generazioni più vecchie hanno cercato di sbarazzarsi di loro. Jerry Lee Lewis è stato ostracizzato, Chuck Berry è finito in galera, Elvis Presley è scomparso prematuramente. Buddy Holly è morto un incidente aereo".

“Il mondo non ha bisogno di nuove canzoni. Ce ne sono fin troppe”.

(ilfattoquotidiano.it)
Stelle del rock al tramonto, l’industria discografica cerca (disperatamente) successori. Stando a quanto riportato dal Wall Street Journal su dati Pollstar, sono i vecchi signori del rock a far girare gli affari nel settore dei live. Nella classifica dei 25 artisti che generano incassi record negli Stati Uniti, 19 hanno infatti oltre 50 anni e in termini di concerti hanno generato un fatturato di quattro miliardi e mezzo di dollari l'anno scorso.
“Avrai ancora bisogno di me, quando avrò 64 anni?”. Così Paul McCartney si chiedeva in When I’m sixty-four. Ebbene, oggi che Sir Paul di anni ne ha 74, il settore musicale sembra avere bisogno di lui. Ma anche di Bruce Spingsteen che di anni ne ha 67, di Mick Jagger e compagni 73 anni in media, e ancora dei Guns N’ Roses. Nella classifica dei 25 artisti che generano incassi record negli Stati Uniti, 19 hanno oltre 50 anni. Tra i magnifici 19 ci sono: l’ex Beatle, il Boss, i Rolling Stones e la band di Axl Rose. Nel punto più alto della classifica: Rolling Stones, 91 milioni di dollari in 14 date. Secondo Alan Krueger, economista dell’Università di Princeton, i giovani artisti hanno difficoltà a riempire gli stadi perché i fan più giovani hanno meno soldi da spendere in concerti e preferiscono i festival, nei quali possono vedere più show.

Superlive
Gavin Degraw
02/05, Milano, La Salumeria della Musica
03/05, Roma, Quirinetta

Dream Theater
03/05, Roma, Auditorium Parco della Musica
05/05, Firenze, Teatro Verdi
07/05, Torino, Augitorium Giovanni Agnelli – Lingotto

Thomas Dybdahl
24/05, Roma, Quirinetta Social Bar

Brian Ferry
11/05, Milano, Teatro degli Arcimboldi

Happyness
04/05, Torino, Spazio 211

Natalie Imbruglia
06/05, Milano, Fabrique

Kiss
15/05, Torino, Pala Alpitour
16/05, Casalecchio di Reno

The Marcus King Band
03/05, Milano, Legend Club

Miyavi
02/05, Milano, Alcatraz

Pat Metheny
03/05, San Benedetto del Tronto, PalaRiviera
07/05, Ravenna Jazz
08/05, Roma, Auditorium Parco della Musica

Patti Smith
04/05, Parma, Teatro Regio
06/05, Torino, Auditorium Rai
07/05, Sanremo, Teatro Ariston
08/05, Verona, Teatro Filarmonico
10/05, Cremona, Teatro Ponchielli
12/05, Bologna, Auditorium Manzoni
13/05, Roma, Auditorium Parco della Musica

Premiata Forneria Marconi
03/05, Firenze, Obihall

Phil Rudd Band
05/05, Fontaneto d’Agogna, Phenomenon
06/05, Pinarella di Cervia, Rock Planet

The Suuns
25/05, Torino, Spazio 211

Rick Wakeman
02/05, Torino, Teatro Coloseo
03/05, Milano, Teatro Manzoni
05/05, Roma, Auditorium Parco della Musica

augusto.sciarra@rai.it

 

 

 

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